Lei soffre di pterigio. Come trattamento per questo disturbo il suo oculista le propone un intervento chirurgico.
Questo documento contiene le informazioni a proposito delle ragioni, delle condizioni, dei risultati, dei rischi e dei limiti dell’intervento proposto.
È un tumore benigno della congiuntiva, non cancerogeno. La congiuntiva è la sottile membrana che ricopre la sclera e la parete interna della palpebra.
In mancanza di trattamento lo pterigio, che inizialmente è limitato alla congiuntiva, tende a coprire anche la cornea. Diventa noioso sia per il suo aspetto anti-estetico che per l’irritazione cronica che causa all’occhio ammalato. L’estensione alla cornea può causare, dopo mesi o anni, la diminuzione dalle vista. Più si aspetta per intervenire, più sarà alto il rischio di avere problemi di vista e la probabilità che la cicatrice sia visibile sarà maggiore.
La chirurgia è l’unico metodo a disposizione per rimuovere questo tumore.
Viene eseguita sul paziente sotto anestesia, in un ambiente sterile, con l’ausilio di un microscopio chirurgico.
Il suo oculista deciderà quale tipologia di anestesia, di sutura e di trattamento post-operatorio sia il più appropriato alla sua lesione dipendendo dalla localizzazione e dalle dimensioni di quest’ultima.
Il tempo da trascorrere in sala pre-operatoria è di 30 minuti per occhio. In sala operatoria è di 40 minuti. In breve, potrà lasciare l’ambulatorio all’incirca un’ora dopo il suo arrivo.
Se la lesione ha un aspetto poco comune, si potrà fare un’analisi ulteriore in laboratorio patologico per determinarne l’esatta natura. È sua responsabilità rimettersi in contatto con tale laboratorio, 1 o 2 settimane dopo, per avere i risultati. Il costo di quest’analisi sarà fatturata dal laboratorio patologico stesso.
Qualsiasi residuo di sutura potrà essere rimosso un mese dopo l’intervento.
La routine post-operatoria comprende: gonfiore delle palpebre, arrossamento, suppurazione, occhi lacrimosi con leggera presenza di sangue, sensibilità alla luce, sensazione di sabbia nell’occhio e, dipendendo dalla sensibilità del paziente, dolore più o meno forte. Questo tipo di inconvenienti sono sentiti soprattutto nei primi 3 giorni dopo l’operazione e si attenuano gradualmente nell’arco di una settimana.
La sensazione di sabbia negli occhi, data dai punti di sutura, può durare diverse settimane, fino a quando il filo non sarà completamente assorbito dal corpo o sarà rimosso dal suo oculista. L’arrossamento svanirà gradualmente durante le settimane seguenti alla completa scomparsa della sutura.
Sebbene semplice e seguita da buoni risultati, quest’operazione non è esente dalla regola generale che non esiste un intervento chirurgico privo di rischi. È impossibile per il suo oculista assicurare formalmente il successo di un’operazione.
Deve sapere che:
Lei acconsente a seguire le precauzioni, i trattamenti e le visite che le saranno consigliati prima, durante e dopo l’intervento.
ALLA VIGILIA DELL’OPERAZIONE: Si tolga il trucco; lavi a fondo sia i capelli che il viso, prestando particolare accurateza allle palpebre ed alle ciglia, continui con il resto del corpo utilizzando sapone. Si sciacqui per bene e ripeta l’operazione lavandosi e sciacquandosi nuovamente. Si asciughi con un asciugamano pulito. Dorma in lenzuola pulite con indosso un pigiama pulito. È sconsigliato assumere aspirina sia il giorno prima che lo stesso giorno dell’intervento. Può prenderla il giorno dopo. Parli immediatamente con il suo medico curante.
IL GIORNO DELL’OPERAZIONE E LA SETTIMANA POSTERIORE: Al mattino quando si alza, ripeta il processo della sera precedente (rimuova il trucco accuratamente e si lavi con sapone per due volte). Indossi della biancheria e dei vestiti puliti,faccia colazione e prenda le sue medicine ad eccezione dell’aspirina. Si assicuri di portare con sé tutte queste medicine e questo documento debitamente firmato.
Successivamente si rechi presso lo studio del dott. Saffiedine all’ora dell’appuntamento per registrarsi e pagare i costi medico-chirurgici di quel giorno. Quest’importo non è rimborsato dalla” seguridad social” ma può essere rimborsato dalla sua assicurazione privata, lo verifichi. Lo studio del dottor Saffiedine è estraneo a queste informazioni.
Durante l’operazione le si richiede di mantenere la calma e di seguire strettamente le direttive del suo oculista.
Dopo l’intervento usi il collirio o l’unguento da applicare al mattino, mezzogiorno, pomeriggio e prima di coricarsi. Questo trattamento dev’essere ripetuto quattro volte al giorno per una settimana completa.
Si consiglia di essere accompagnati da qualcuno per l’intero giorno dell’operazione.
Un lieve sanguinamento presente nel liquido lacrimale e gonfiore dell’occhio non la deve preoccupare, continui a seguire il trattamento prescritto.
In caso di dolore prenda 1, 2, al massimo 3 pastiglie di paracetamolo al giorno, per un massimo di tre giorni. Eviti l’aspirina.
È sempre strettamente sconsigliato sfregarsi gli occhi.
Se le viene applicato un cerotto protettivo o una benda di gomma, questi devono essere utilizzati anche mentre dorme, sia in caso di un breve riposino che durante la notte. Si ricordi di cambiare i cerotti ad ogni applicazione dell’unguento per tutti i 7 giorni della durata delle cure post-operatorie. Il cerotto aderisce meglio ad una pelle lavata ed asciutta o pulita dolcemente con un profumo alcolico.
Le attività visive, professionali e non, sono concesse solo nel caso in cui l’occhio non venga a contatto con polvere o sporcizia.
Si consiglia di indossare gli occhiali da sole in caso di esposizione ai raggi solari.